Bentrovato! Sei seduto sulla Panchina della Storia!

Accanto a Te, l’opera di Stefano Comelli, ispirata alla Storia e all’antico cancello, da cui oggi la via prende il nome. Via Rastello infatti prende il nome dal  “rastrello” (rastellus o ristiel, in friulano): in epoca medievale un cancello delimitava infatti il borgo sorto ai piedi del Castello dalla campagna circostante.
In questo video, lo scultore racconta il percorso creativo e le motivazioni che lo hanno guidato nella realizzazione dell’opera.

Inoltre, abbiamo scelto di legare questa panchina ad una figura di grande rilievo per Gorizia:  il Conte Leonardo,  ultimo discendente della nobile famiglia dei Gorizia (detti anche Mainardini).
Potrai scoprirne la storia attraverso un video ispirato alla sua vita, una breve biografia e una selezione di approfondimenti.

E ora, qualche parola sul progetto delle “Panchine Narranti”, realizzato da Confcommercio Gorizia per il progetto “Borgo Castello. Mille anni di storia al centro dell’Europa”.
Ognuna di queste panchine è un’installazione d’arte urbana e uno scrigno prezioso che custodisce frammenti di storia, tradizioni, suoni, colori e racconti di Borgo Castello e dei territori di Gorizia.
Immaginate per un attimo la città come un arazzo ricco di intrecci e sfumature: ogni panchina ne rappresenta un motivo, scelto per la sua importanza e unicità.
I temi? Storia, Natura, Artigianato ed Enogastronomia

Esplora i contenuti di questa pagina e passeggia per il Borgo alla ricerca delle altre panchine! Una è alle tue spalle, in Piazza Vittoria.
Per trovare le altre, ti consigliamo di percorrere tutta via Rastello e salire alla Porta Leopoldina del Castello, percorrendo Viale Gabriele D’Annunzio.

Parla l’artista: dove nasce l’ispirazione

Stefano Comelli

C’era una volta. Leonardo, l’ultimo conte di Gorizia

Leonardo nacque nel 1444, ultimo discendente della nobile dinastia dei Conti di Gorizia. Cresciuto in un ambiente militare, ricevette fin da piccolo un’educazione degna di un nobile del Nord: imparò l’arte della guerra, il comando e la disciplina. Amava profondamente la caccia e non disdegnava di mostrare il proprio rango: vanitoso e consapevole del proprio ruolo, era solito vestirsi con gusto appariscente, secondo il suo stile personale.
Si sposò due volte, in seconde nozze nel 1478 con Paola Gonzaga, figlia del marchese di Mantova e di Barbara di Brandeburgo. Paola era giovane, brillante, cresciuta in una delle corti più raffinate e colte dell’Italia rinascimentale. Le differenze culturali, linguistiche e di età, unite alle difficoltà fisiche e di salute di Paola, resero quel matrimonio un’unione fragile e distante. Ebbero una sola figlia, che morì prematuramente: una tragedia che segnò la fine delle speranze di Leonardo di continuare la dinastia.
Durante il suo governo, Leonardo difese la contea di Gorizia dalle mire espansionistiche della Repubblica di Venezia. Nonostante le difficoltà, mantenne un saldo legame con l’Impero e con Massimiliano I d’Asburgo, che considerava un alleato naturale contro le pressioni della Serenissima.
Leonardo morì il 12 aprile del 1500 e il 17 aprile dello stesso anno, la contea di Gorizia fu annessa ufficialmente ai domini asburgici.
Il conte fu sepolto nella chiesa parrocchiale di Lienz dove Massimiliano d’Asburgo fece erigere un monumento funebre a lui dedicato. Anche a Gorizia possiamo ammirare un’opera che lo ricorda: nel Duomo della città, infatti, nella cappella del Sacramento possiamo ammirare il cenotafio di Leonardo, ultimo conte di Gorizia.

Video realizzato con la tecnica del rotoscopio da Armando “Miron” Polacco.

Scorci goriziani: Immagini poco conosciute del Borgo e delle sue genti

Foto d’epoca da collezioni private e da “Gorizia a passeggio: le vie, i luoghi, le persone nelle cartoline della collezione Mischou”

Fondazione Cassa di risparmio di Gorizia.

Approfondimenti e sitografia

Se desideri approfondire la vita di Leonardo, conte di Gorizia di seguito trovi una sitografia selezionata: uno sguardo d’insieme per chi desidera spingersi oltre, sulle tracce della storia.

https://www.dizionariobiograficodeifriulani.it/leonardo/
https://www.cataledit.it/pbfl/borcsanroc.it/editoria/articoli/20211025_174121_id_232.pdf
https://www.borcsanroc.it/site/index.php?area=4&subarea=1&formato=scheda&id=93

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